Progetti
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Mathare è una delle baraccopoli più vaste del Kenya. Era il 2006 quando Valter Baldaccini visitò questo luogo alla periferia di Nairobi; ne rimase talmente colpito che avviò subito il progetto di sostegno a distanza in collaborazione con Joab Omoto e KenToledo Social Service Club, che ancora oggi permette a 40 bambini e ragazzi di frequentare la scuola e avere la concreta possibilità di costruirsi un futuro migliore.
Sempre nello slum Valter Baldaccini conobbe le suore di Mathare, un gruppo di donne che con grande amore e pazienza ogni giorno si occupano di minori che vivono per strada, famiglie in condizioni di estrema povertà, persone con disagio psichico e dipendenze. Ogni giorno si mettono al servizio degli altri, con la consapevolezza di non poter risolvere i problemi, ma con l’entusiasmo di vedere germogliare tanti piccoli semi di aiuto concreto per queste persone.
Dalla collaborazione tra Joab Omoto e le suore di Mathare nasce oggi un nuovo progetto socio-educativo: “Un lavoro per le giovani mamme di Mathare” pensato per dare un’opportunità di riscatto a 15 giovanissime mamme dello slum.
La colonna portante della società africana è la donna, sulla quale ricadono le responsabilità maggiori e i principali problemi. Uno degli aspetti più drammatici della condizione femminile africana è la negazione del diritto di decidere liberamente della propria vita.
Le cause sono molteplici, si tratta di fattori culturali, scarsità di informazioni adeguate, mancanza di accesso all’istruzione e pressioni familiari e sociali che spingono bambine e preadolescenti a matrimoni precoci. Ma ci sono anche cause economiche che influenzano le scelte delle donne: la povertà spesso spinge le giovanissime donne a prostituirsi, in cambio di cibo o protezione.
Le conseguenze sono ancora più drammatiche: sono infatti numerose le gravidanze di bambine e adolescenti. Queste nascite hanno l’effetto di perpetuare il ciclo della povertà, riducendo ulteriormente la possibilità di sviluppo individuale, sociale ed economico.
Una delle conseguenze della pandemia è il preoccupante aumento di gravidanze tra minorenni e giovani donne. Tra gennaio e maggio 2020 nella sola contea di Nairobi quasi 12.000 ragazze di età compresa tra i 10 e 19 anni si sono rivolte ai servizi sanitari per la maternità. In questo tempo di emergenza globale la fame e la lotta per soddisfare i bisogni di base sono diventati problemi ancora più grandi per molte famiglie e a farne le spese, purtroppo, sono state tante bambine e giovani donne costrette a prostituirsi.
L’unico modo per combattere la fame e contrastare la crisi che si è generata è investire su queste 15 madri giovani, ponendole al centro di un programma di aiuto e sviluppo delle proprie capacità. Alcune di loro hanno partorito da pochi mesi o hanno bimbi che stanno iniziando a gattonare e altre sono di nuovo incinta.
Per un anno, per due giorni la settimana, grazie al progetto le giovani impareranno un lavoro: acquisiranno nuove competenze e creeranno piccoli manufatti di artigianato locale, riceveranno un compenso e la spesa per la settimana. Inizieranno anche un percorso di supporto psicologico, che le aiuti ad avere fiducia in loro stesse e che sia anche di supporto per la crescita dei loro bambini, l’igiene, la prevenzione della diffusione delle malattie.
Le giovani mamme di Mathare hanno bisogno del tuo sostegno, offri a queste bambine e ragazze una concreta opportunità di riscatto.