In queste ultime settimane vi abbiamo raccontato di alcune iniziative di solidarietà, come la Fantasy dinner, nate per sostenere “Con le famiglie”, il progetto della Fondazione Valter Baldaccini che si rivolge alle famiglie più fragili e vulnerabili del territorio che hanno appena avuto un bambino o una bambina.
Ma concretamente come funziona il progetto? Abbiamo pensato di raccontarvelo attraverso le parole di Grazia, una delle mamme che abbiamo incontrato.
Il primo contatto avviene, nella maggior parte dei casi, attraverso le professioniste del Consultorio Subasio: “Mi sono avvicinata al progetto la scorsa primavera, quando mi sono rivolta al consultorio per ricevere un aiuto psicologico. Ho un bambino di pochi mesi e uno di tre anni che gestisco da sola perché mio marito lavora lontano da casa. Anche io ho un nuovo lavoro e mi sento tanto sola. Non ho nessun familiare a cui potermi appoggiare, la mia quotidianità è sempre appesantita da mille impegni e una richiesta incessante di attenzioni e accudimento da parte dei bimbi, con l’esigenza, a mia volta, di essere supportata e rassicurata sulla gestione delle delicate dinamiche fra due fratellini ancora molto piccoli e sul mio costante senso di “insufficienza” nei loro confronti”.
Le donne che si rivolgono al Consultorio hanno storie e vissuti molto diversi tra loro. Non a tutte è possibile offrire l’opportunità di accedere al progetto, ma Grazia ha tutte le potenzialità per essere supportata in questo momento complicato. “Oltre a fornirmi un appoggio personale, la psicologa del consultorio mi ha subito parlato di questo progetto di supporto alle famiglie che attraversano un momento difficile legato alla nascita e alla conciliazione della genitorialità con la vita quotidiana”.
Grazia ha accolto subito con entusiasmo la proposta e, dopo la condivisione della situazione all’interno dell’equipe multidisciplinare che si occupa del progetto, sono iniziate le visite a domicilio delle nostre educatrici. Il numero, la durata delle visite e del percorso vengono decise a seconda delle necessità della famiglia: “Annachiara e Lucia sono diventate un importante punto di riferimento per me e per il mio compagno. Siamo ricorsi spesso al loro consiglio su come gestire alcuni momenti critici con i bimbi e non è stato da poco anche il loro contributo pratico: ci hanno accompagnato in diversi momenti in cui un solo adulto con due bimbi piccoli si sarebbe mosso con difficoltà, o si sono occupate i dei bimbi mentre mi dedicavo allo svolgimento delle attività quotidiane. I miei bambini hanno adorato la loro compagnia, sempre così pacata, competente, attenta, solida e piacevole, familiare e discreta. Il valore aggiunto della loro presenza è stato però soprattutto il supporto genitoriale che ci hanno offerto, rassicurandoci sulle nostre scelte, guidandoci nella riflessione, confortandoci nei momenti di smarrimento o indecisione, fornendoci strumenti per leggere alcuni aspetti dei nostri bimbi e maturare come genitori e come famiglia”.
Il percorso con Grazia e la sua famiglia è durato un anno. Durante tutto questo lasso di tempo, le educatrici e l’intera equipe coinvolta nel progetto sono stati seguite da un supervisore, ovvero un professionista esterno con il quale ci incontriamo periodicamente e che ci aiuta a leggere e affrontare le varie situazioni.
“Dopo un anno hanno lasciato una coppia di fratellini più affiatata, due genitori un po’ meno smarriti, una mamma un po’ meno insicura; e certamente resteranno parte della nostra storia famigliare come una presenza dolce, cruciale e di grande aiuto nel momento di grande fragilità della nascita del secondo figlio”.
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