Il Metodo Brazelton è un approccio rivoluzionario nel campo della pediatria e dello sviluppo infantile, studiato e ideato a partire dalla metà degli anni ‘50 dal professor T. Berry Brazelton. Questo metodo si basa sull’osservazione e sulla comprensione del neonato e del suo sviluppo, con l’obiettivo di aiutare i genitori a una migliore comprensione del proprio bambino o della propria bambina e del loro ruolo. In particolare, questo approccio riconosce la presenza di possibili momenti di disorganizzazione nel comportamento del bambino, per motivi fisiologici ed in età prevedibili, nei primi mille giorni di vita, quando in un periodo di tempo concentrato il bambino fa dei grossi progressi.
I principi del Metodo Brazelton sono alla base del progetto “Con le famiglie” della Fondazione Valter Baldaccini; vediamo di seguito perché questi concetti sono così importanti per noi e come l'approccio Brazelton si traduce concretamente nello sviluppo del progetto.
Il metodo Brazelton si distingue per la sua profonda comprensione dello sviluppo infantile e del contesto familiare, tematiche davvero innovative per l’epoca. Infatti, le teorie dominanti in pediatria e psicologia dello sviluppo fino ad allora tendevano a sottolineare gli aspetti più generali e universali dello sviluppo infantile, spesso trascurando l'unicità di ogni bambino e l'importanza delle interazioni precoci genitore-bambino.
Il dr. T. Berry Brazelton ha rivoluzionato la pediatria e la psicologia dello sviluppo infantile, spostando il paradigma da una visione più statica e universale del bambino a una comprensione più dinamica, individualizzata e relazionale.
Il suo metodo si basa su tre pilastri fondamentali: la comprensione delle fasi evolutive del bambino, il riconoscimento dell'unicità di ogni famiglia e la promozione di una rete di supporto solida.
Il Metodo Brazelton riconosce che ogni bambino attraversa specifiche fasi di sviluppo, ognuna con le sue caratteristiche, sfide e opportunità. Queste fasi, denominate "Touchpoints", sono momenti critici in cui i bambini mostrano salti significativi nella crescita fisica, emotiva, sociale e cognitiva. Brazelton ha evidenziato come, in questi periodi, i bambini possano apparire temporaneamente disorganizzati o regredire in alcune abilità, il che può creare ansia e incertezza nei genitori. Comprendere questi Touchpoints aiuta chi si prende cura del bambino a interpretare correttamente i suoi comportamenti, facilitando un supporto più mirato ed efficace.
Un altro pilastro del Metodo Brazelton è l'affermazione che ogni famiglia è unica, con la propria storia, cultura, valori e dinamiche. Brazelton sosteneva che gli interventi di supporto dovrebbero essere personalizzati per rispettare e valorizzare questa unicità, piuttosto che applicare un approccio uniforme. Questa sensibilità culturale e individuale promuove pratiche di cura che sono più accoglienti e efficaci, rafforzando il legame tra genitori e figli e tra le famiglie e i professionisti che le supportano.
Il Metodo Brazelton enfatizza l'importanza di costruire e mantenere una rete di supporto solida attorno a bambini e famiglie. Questo non include solo il sostegno diretto ai genitori e ai bambini attraverso interventi educativi e terapeutici, ma anche il collegamento delle famiglie con risorse e servizi comunitari che possono sostenere il loro benessere a lungo termine. Brazelton ha sottolineato come l'isolamento sociale possa avere impatti negativi sullo sviluppo dei bambini e sul benessere dei genitori, mentre una comunità di supporto attiva può fornire risorse essenziali, opportunità di apprendimento e senso di appartenenza.
I “touchpoints” di Brazelton, anche detti “momenti sensibili” o “punti di snodo” sono dei momenti cruciali evolutivi in cui il comportamento del bambino si disorganizza e in cui, di conseguenza, anche i genitori possono sentirsi disorientati nei loro compiti educativi e di accudimento.
I momenti touchpoint sono accompagnati da quelli che potrebbero sembrare, agli occhi dei genitori, delle regressioni, ovvero dei momenti temporanei in cui i bambini appaiono come se stessero perdendo abilità precedentemente acquisite o mostrando comportamenti più infantili rispetto alla loro età. In realtà, queste regressioni sono segnali che il bambino sta attraversando un'intensa attività di apprendimento e adattamento, che può temporaneamente sovraccaricare le sue capacità di gestione, portandolo a ripiegare su comportamenti più familiari e rassicuranti.
Questi momenti di regressione, che Brazelton chiama appunto “di disorganizzazione” sono momenti prevedibili che precedono un salto nello sviluppo comportamentale, motorio, cognitivo ed emotivo e costituiscono un periodo di riorganizzazione prima del salto maturativo. Brazelton li propone come opportunità per la crescita del sistema bambino-genitore e come occasione per l’operatore sanitario e gli educatori per promuovere salute e prevenire possibili distorsioni relazionali.
Il sostegno alla genitorialità è un elemento centrale del Metodo Brazelton, che mira a rafforzare la relazione tra genitori e figli fin dai primi giorni di vita del bambino riconoscendo e valorizzando le risorse della famiglia e connettendole a quelle del territorio. L’obiettivo è quello di fornire ai genitori gli strumenti, le conoscenze, le competenze e le risorse necessarie per navigare con successo le sfide della genitorialità, promuovendo al contempo lo sviluppo sano e il benessere dei loro bambini.
Nel cuore del progetto "Con le famiglie" della Fondazione Valter Baldaccini, l'accento è posto sull'importanza cruciale del sostegno alla genitorialità delle famiglie più fragili e vulnerabili, per supportare non soltanto neonate e neonati, ma anche per offrire un accompagnamento mirato ai genitori e all'intero nucleo familiare, inclusa la vasta rete di relazioni che circonda i più piccoli, in questo momento così fondamentale della loro vita. Le nostre educatrici, visitano settimanalmente le famiglie incluse nel progetto e, attraverso un supporto costante e personalizzato, si dedicano a rafforzare la relazione genitore-bambino, mettendo in pratica i principi del Metodo Brazelton.
Dal suo avvio nel febbraio 2019, il progetto ha già supportato 32 famiglie in difficoltà del territorio con bambini o bambine al di sotto dei 12 mesi. L’adesione al progetto è volontaria e la famiglia ha un ruolo attivo: insieme si definiscono gli obiettivi su cui lavorare durante il tempo che si trascorrerà insieme.
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