Progetti
REALIZZATI
L’emergenza sanitaria che stiamo affrontando e che dovremo continuare ad affrontare nei prossimi mesi, sta assumendo sempre più i risvolti di un’emergenza sociale ed economica, sono infatti sempre di più le famiglie che hanno bisogno di aiuto. Per questo la Fondazione Valter Baldaccini ha deciso di realizzare un nuovo progetto sociale “Distanti ma vicini alle famiglie”, con lo scopo di dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà del territorio.
Maria e Marco gestiscono un piccolo ristorante in uno degli splendidi borghi del nostro territorio. Da quasi due mesi la saracinesca è abbassata. Una chiusura che pesa ancora di più proprio adesso, che il sole primaverile ci riscalda e le vie strette del borgo di solito si riempiono di persone che passeggiano e turisti che fanno delle brevi gite fuori porta. Il ristorante, sul quale hanno investito tutti i loro risparmi, è la loro unica fonte di reddito e dopo le prime settimane di autonomia tutto ha iniziato a complicarsi: anche solo fare la spesa e procurarsi il cibo per il pasto quotidiano è diventato un problema.
Giovanna è la mamma del piccolo Elia. Prima che ci trovassimo ad affrontare questa emergenza sanitaria si arrangiava con alcuni lavoretti saltuari e precari. Faceva le pulizie in alcune case e lavorava qualche ora alla settimana in una stireria e in un bar. Lavori che la rapida diffusione del Covid-19 ha spazzato via. Giovanna nel tempo ha messo da parte qualche risparmio ma il piccolo Elia ha solo sei mesi. Per lui servono pannolini, omogeneizzati e prodotti adatti all’infanzia. Beni costosi, che Giovanna non si può permettere.
Amed da ormai dodici anni vive in Italia. In Marocco sono rimasti la moglie Fatima e i piccoli Mohamed e Rahima, di tre e sette anni. Proprio prima del lockdown erano in attesa degli ultimi documenti per completare la procedura per il ricongiungimento familiare. Amed ha una piccola attività in proprio, con partita iva, come ambulante nei diversi mercati di paese. Questa Emergenza ha bloccato tutto: il lavoro, la burocrazia e la realizzazione del sogno di riunirsi, dopo tanti anni, alla sua famiglia. Amed non riesce più a pagare l’affitto e teme di perdere la sua casa, requisito indispensabile per completare le procedure di ricongiungimento con sua moglie e i suoi due piccoli bimbi.
Le storie di Maria, Marco, Giovanna e Amed sono solo alcune tra quelle che in questi giorni ci hanno raccontato gli operatori della Caritas Diocesana di Gubbio. Sono quasi 300 le persone che in queste ultime settimane si sono rivolte a loro per chiedere aiuto. Si tratta di famiglie vulnerabili, alcune seguite già prima della crisi, ma tante sono persone che si sono trovate improvvisamente in difficoltà.
L’intento del progetto "Distanti ma vicini alle famiglie" è rispondere, ai bisogni essenziali delle famiglie in difficoltà del territorio.
Ogni giorno gli operatori della Caritas, insieme a una fitta rete di associazioni, raccoglie e ascolta i bisogni, cercando di dare una risposta tempestiva: beni di prima necessità, pagamento di bollette e affitti, aiuto per spese impreviste, ma necessarie. Tutto ciò all’interno di #ChiesaProssima, un progetto di sostegno alle famiglie che la Diocesi di Gubbio ha attivato sin dai primi momenti dell’emergenza.
Qualche settimana fa, in occasione della Pasqua, abbiamo fatto un piccolo passo per sostenerli, ma Maria, Marco, Amed, Giovanna, Elia e tante altre persone hanno sempre più bisogno di un aiuto concreto, che possiamo offrirgli solo grazie al tuo aiuto.
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Grazie di cuore per il tuo sostegno. Andrà tutto bene, grazie a te.