“Famiglia e lavoro” è uno tra i progetti di inclusione socio-lavorativa attivi sin dagli esordi della Fondazione Valter Baldaccini. Realizzato in collaborazione con le sedi Caritas dell’Umbria, nel tempo si è evoluto e ha cambiato forma, ma il suo obiettivo è rimasto invariato: creare opportunità di lavoro per chi l’ha perso o per chi ha difficoltà a trovarne uno.
Per la prima volta, nel 2025, grazie alla collaborazione con Caritas Perugia, il beneficiario del reinserimento lavorativo sarà una persona detenuta che sta scontando la pena attraverso una misura alternativa al carcere.
Nell’articolo 27 della Costituzione italiana troviamo scritto che “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Bisogna quindi creare i presupposti necessari a favorire il reinserimento del condannato nella comunità, eliminando o riducendo il pericolo che, una volta in libertà, possa commettere nuovi reati.
La legge di riforma dell’ordinamento penitenziario n.354/75, e le successive modifiche, hanno dato attuazione a tale principio costituzionale, individuando e disciplinando norme, strumenti e modalità per garantire l’effettivo reinserimento sociale e lavorativo dei condannati. La situazione attuale nelle carceri italiane è però ancora lontana dal garantire alle persone condannate un adeguato ed efficace percorso di integrazione sociale e lavorativa.
Per questo la Fondazione Valter Baldaccini ha scelto di impegnarsi, accanto a Caritas Perugia e alla Fondazione di Carità San Lorenzo, per generare un esempio virtuoso e per realizzare una piccola azione di aiuto concreto che abbia una duplice valenza: dare un’occasione riscatto a una persona che ha commesso un reato e essere portatrice di un messaggio volto a scardinare barriere e pregiudizi, cercando di spostare l’attenzione dalla punizione alla riabilitazione.
Dallo scorso anno, all’interno del macro progetto “Semi di carità” di Caritas Perugia è attiva “City Farm – Laboratorio di Ecologia Integrale”, un’iniziativa nata per favorire processi e percorsi di riabilitazione e di inclusione sociale per le persone detenute.
Tra le varie azioni previste dal progetto c’è la creazione di un inserimento lavorativo per un detenuto in regime di custodia carceraria, che benefici delle misure alternative al carcere previste dalla legge.
In particolare il progetto prevede l’attivazione di una borsa lavoro per la manutenzione del verde e della cura degli animali della piccola fattoria sociale che sta nascendo dell’area attigua al Villaggio della Carità che Caritas gestisce a Perugia.
Grazie al sostegno dei donatori per tutto il 2025 la Fondazione Valter Baldaccini sosterrà la borsa lavoro di Jalil. Ogni settimana Jalil lavorerà nell’area verde del Villaggio, prendendosi cura di piante e fiori, ma anche del pollaio, delle caprette e delle pecorelle che fanno parte della fattoria sociale. Questo è infatti uno spazio destinato alla creazione di diverse attività che coinvolgono anche le scuole e la comunità perugina.
Inoltre, Jalil sarà accompagnato nel suo percorso di reinserimento sociale anche da un’operatrice sociale che lo sostenga e lo guidi verso l’autonomia e da alcuni volontari che lo stanno affiancando per superare le barriere linguistiche. Tutte attività che permetteranno a Jalil di reinserirsi completamente del tessuto sociale una volta scontata la pena, e magari realizzare anche il suo sogno: ricongiungersi alla propria famiglia, rimasta nel suo paese d’origine.
Anche questo è un piccolo seme che sicuramente diventerà una grande pianta.
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