È arrivato qualche giorno fa, direttamente da Olena Motuzenko, prorettrice dell'Università Nazionale di Kiev, l’appello per salvare gli studenti dalla guerra tra Russia e Ucraina, con la richiesta di apertura di un corridoio umanitario accademico che permetta loro di essere accolti in Italia per proseguire qui i propri studi, bruscamente interrotti, “in nome dei valori europei per cui l’Ucraina sta combattendo da otto anni per difenderli dal regime di Putin".
Un appello che non è caduto nel vuoto, ma che si è subito concretizzato attraverso un accordo tra Università degli Studi di Perugia, l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria e Regione Umbria, che si stanno attivando per mettere a disposizione alloggi e borse studio per tanti giovani studenti e studentesse ucraine.
Una richiesta di aiuto che è arrivata anche alla Fondazione Valter Baldaccini attraverso il professor Marco Moschini, docente all’Università di Perugia e membro del nostro Consiglio di Amministrazione, che è immediatamente stata accolta dalla nostra Presidente Beatrice Baldaccini.
"La tutela del diritto all’istruzione è uno dei principali campi d’azione della Fondazione ed uno degli elementi cardine per lo sviluppo di una società equa e giusta, per questo abbiamo scelto di dare il nostro supporto a quest’importante iniziativa - ha detto Beatrice Baldaccini. Questo è solo un primo segnale di sostegno alla popolazione ucraina. Di fronte a questa tragedia abbiamo sin da subito contattato i nostri partner di progetto che si stanno preparando, insieme a tante altre realtà, ad accogliere gli oltre 10.000 profughi che arriveranno nella nostra Regione. Il lavoro da fare sarà tanto e ci sarà bisogno di tutti per far sì che le persone in fuga dalla guerra si sentano accolte e, per quanto possibile, sostenute”.