Il progetto socio-educativo iniziato qualche mese fa in Kosovo ha un chiaro obiettivo: migliorare, attraverso la formazione e l’accesso al lavoro, la condizione di un gruppo donne che gravitano attorno alla Casa di Leskoc permettendogli di riappropriarsi della propria dignità, in un paese in cui, soprattutto nelle zone più rurali, la situazione delle donne è davvero drammatica.
I percorsi formativi nel caseificio, nella panetteria e pasticceria sono stati frequentati da una decina di donne e oggi due di loro lavorano stabilmente nella cooperativa nata per la gestione di tutte le attività collaterali al vero cuore pulsante della Casa: l’accoglienza di minori senza famiglia o che vivono in situazioni di estremo disagio, per i quali l’allontanamento dalla famiglia d’origine rappresenta l’unica opportunità per una vita migliore.
L’attività del caseificio gestito dalle donne della Casa di Leskoc
Se purtroppo i percorsi formativi di panificazione e pasticceria si sono tenuti solo a distanza a causa della pandemia, il caseificio ha avuto un importante incremento produttivo: ogni giorno vengono lavorati circa 600 litri di latte e prodotti circa 50 kg di formaggi che fino ad ora vengono venduti direttamente sul posto, in attesa di avere tutte le autorizzazioni e certificazioni necessarie per la vendita esterna presso negozi, ristoranti e pizzerie.
Il caseificio ha ancora notevoli margini di sviluppo produttivo e occupazionale in quanto potrebbe lavorare fino a 1.000 litri di latte al giorno. Attualmente vi lavorano due donne e un ragazzo, ormai diventato maggiorenne, che venne accolto dalla Casa di Leskoc quando era bambino.
Il progetto dedicato all’emancipazione delle donne in Kosovo può crescere solo se ci sei accanto. Dona ora e permetti a sempre più donne di avere formazione e lavoro, una strada sicura verso l’autonomia e l’indipendenza. Ogni piccolo gesto è una preziosa risorsa, grazie di cuore.
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